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Evelyn Moreiro suicida a 19 anni – I giornalisti e la campagna denigratoria ai danni di chi le voleva bene!

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Il Giustiziere degli Angeli

Evelyn Moreiro

SUICIDIO – con questa parola fù chiuso il caso di Evelyn Moreiro trovata impiccata in un centro di accoglienza di Viterbo ( a lato di questo blog trovate il box che contiene gli articoli che riguardano il suo caso). Lunedì 26 aprile se ne è occupato il programma “Chi l’ha Visto?” con un’intervista al ragazzo che ha spedito le pagine del diario della ragazza alla famiglia: Alessandro. Lui ha 20anni, come avrebbe avuto oggi Evy se non si fosse tolta la vita, ed era un buon amico di lei. Proprio qui in questo blog si chiedeva cosa fare, se andare avanti e mostrarsi per far sì che la verità sui motivi per la morte di Evy fosse svelata. Per poco che conta la mia opinione io gli ho consigliato di andare avanti perchè non era giusto minimizzare la morte della sua amica con “la fragilità di una ragazza che si è tolta la vita per essere stata lasciata dal fidanzatino” e perchè la famiglia di lei, per lenire almeno in parte il proprio dolore, aveva bisogno della verità. E la responsabilità morale di questo suicidio è scritta da Evelyn nelle pagine del suo diario: era stata violentata da un ragazzo di Rignano Flaminio!

Questo caso è finito ben poco sulla stampa nazionale ma alcuni quotidiani minori ne hanno fatto argomento di riempimento cercando menzogne nelle dichiarazioni di Alessandro e degli altri ragazzi. Un quotidiano di Viterbo di mercoledi 28 aprile e di venerdi 30 aprile mettono il “caso Evelyn” in prima pagina con titoli accattivanti: “Sò cosa è successo a Evelyn” e “Io stuprata dal mio ragazzo”. Nel primo pezzo “il giornalista” si lancia verso questo ragazzo alla ricerca di eventuali menzogne girando e rigirando attorno al possesso della password della mail di Evy. Per questo “reporter” difficilmente si trova una pw se non la si conosce ma forse non sa che per molti esperti informatici questa è una questione di pochi minuti. Ma poi è così di vitale importanza sapere come Alessandro ha ottenuto la pw? E il “giornalista”, non contento, ritorna sulla questione un’altra volta per scrivere il suo “pregiatissimo pezzo da prima pagina” domandandosi <Conosceva la password? In caso affermativo il fatto farebbe presupporre ad un rapporto piuttosto intimo e confidenziale…>. Che cos’è questo? un pezzo di giornalismo rosa? Sulla morte di Evy vogliamo fare gossip? Ovviamente i motivi che hanno spinto Evelyn al suicidio sono ormai passati, come la sua vita, ed allora bisogna calare la mano sulla vita intima del “suo amico”. E leggete cosa altro scrive… <Alessandro, in seguito al tragico episodio, ha smesso di frequentare la scuola. Pare infatti che la morte di Evelyn lo abbia profondamente turbato, intaccando il suo equilibrio e modificandone la vita sociale. Addirittura c’è chi parla di un tentativo di suicidio da parte sua. Voci insistenti descrivono Alessandro come un ragazzo profondamente addolorato capace di passare ore intere sulla tomba di Evelyn facendo pensare che il suo affetto per lei fosse, e sia tutt’ora, particolarmente profondo. Forse più di una semplice amicizia.> Quindi il “giornalista” continua a fare gossip su una storia dove non gli basta prendere dolorosamente coscienza della morte di una ragazza di 19 anni e cercare di superare il dolore di quanto accaduto accertando la verità… non gli basta per riempire una pagina di carta ma deve mettere in piazza i sentimenti dell’unica persona che ha avuto il coraggio di non lasciare nell’oblio il suicidio tragico di una ragazza. Non poteva invece scrivere di come le nuove generazioni non hanno più valori di riferimento e adottano comportamenti in cui la vita dell’altro non è che meno di niente? Non poteva invece plaudire a quelle poche anime che si battono per le ingiustizie e non dimenticano di aiutare il prossimo. No, il “giornalista” vuole mostri da mettere in bella vista e se ne frega se ciò che scrive può portare altre vittime alla cronaca del giorno dopo. E allora il Venerdi si lanciano in altri favolosi pezzi di “vero giornalismo” altri due “reporter”. Leggo: <Prima questione: sono veramente le pagine del diario di Evelyn? E’ stata fatta una perizia calligrafica? Di fatto la madre ha riconosciuto la calligrafia ma forse sarebbe il caso dell’intervento di un’esperto..> Non credo siano stati gli investigatori a mettere in dubbio quanto una madre conosce sua figlia e questa nuova figura di “giornalista-suggeritore-degli-inquirenti” proprio mi mancava! Ma allora, se si vuole mettere in dubbio che gli scritti siano veramente di Evelyn si vuole insinuare che qualcun’altro lo ha fatto? E perchè, mi domando io, a qualcuno dovrebbe venire in mente di ordire una cosa del genere? A quale scopo? Che cos’è, una guerra tra giovani? Invece anche in questo pezzo di “giornalismo” si ritrova di fatto il voler mettere in cattiva luce la figura di Alessandro che “appare un personaggio pieno di contraddizioni”, si fa il nome di Alberto (ex fidanzato di Evelyn) che aveva ricevuto la mail della ragazza con le pagine del diario e che non lo aveva detto e si paventa l’interrogatorio di altre due ragazze a cui Evelyn avrebbe confidato le violenze subite a Rignano nel 2006.

Insomma gli amici di Evelyn Moreiro sono finiti nel “trituracarne giornalistico” e le mani armate di penna stanno dipingendo la generazione dei giovani come la marea nera di petrolio che stà avanzando verso il Messico distruggendo fauna e spiagge. Non ho letto alcuna parola su sentimenti di fronte al dolore per la perdita di una giovane vita, sentimenti che destrutturano un ragazzo o una ragazza di quell’età soprattutto quando “qualche giornalista” gli getta sopra ombre chiamandoli “depositari di segreti che fanno scena muta di fronte agli inquirenti”. Ma questi giornalisti fanno anche di più! prima che gli inquirenti chiudano le indagini mettono in bella mostra sulle loro pagine la copia di una denuncia di scomparsa che il padre di Evelyn fece il 17 gennaio del 2006 dove lo stesso dichiara che la figlia potrebbe essere a Rignano Flaminio in casa di E.M.! Questo è lo stesso ragazzo, a detta dei giornalisti, che Evelyn chiamava in causa nel suo diario come colui che la stuprò due volte. Su questa denuncia, in vista sul giornale, compare il nome ed il cognome di questo ragazzo con una riga neretta sopra a mio avviso fatta con lo strumento aerografo di Paint o di Photoshop (programmi in uso sul PC per la trasformazione fotografica) ma talmente labile da riuscire a leggere bene tutto! Non sappiamo ancora la verità, certa, sulla responsabilità morale della morte di Evelyn e far comparire il nome di questo ragazzo è una mancanza che i giornalisti non dovrebbero fare… forse neanche questo mestiere!

Ragazzi della generazione dei ventenni, amici di Evelyn, continuate verso la strada della verità e del rispetto e non vi curate di quanti vi giudicano così poveri di valori: dimostrano solo quanta pochezza hanno loro stessi. Se ci sono altre verità da raccontare, aiutate gli inquirenti e voi stessi affinchè nessuno abbia più dubbi su di lei o su di voi.

Spero veramente che la verità sulla morte di Evelyn venga raggiunta e che la serenità torni nei cuori di questi ragazzi e ragazze che le sono stati vicini e che l’hanno ancora nel cuore. Il mio sentimento più grande di vicinanza và alla famiglia di Evy a cui invio un lungo abbraccio.

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