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Arkeon: 47 indagati per diffamazione

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Il Giustiziere degli Angeli

Diffamarono i testimoni, 47 indagati – Sotto accusa gli adepti dell’Arkeon

La setta psico-satanica prometteva attraverso i suoi corsi di poter risolvere problemi psichici e malattie gravissime

BARI — Quarantasette avvisi di garanzia sono stati notificati dai poliziotti della Digos di Bari ad adepti dell’associazione «Arkeon» responsabili di diffamazione in concorso. Il pm inquirente Francesco Bretone ha accertato che gli indagati hanno denunciato, pur sapendo della loro innocenza, coloro che pubblicamente avevano segnalato gli abusi subiti dai responsabili di «Arkeon». In particolare le vittime intervenute durante alcune trasmissioni televisive. Il leader del gruppo, Vito Carlo Moccia, – secondo la Digos – avrebbe convinto i suoi seguaci a denunciare i loro accusatori fornendo addirittura un modello di denuncia da utilizzare.

La setta psico-satanica radicata in mezza Italia che prometteva attraverso i suoi corsi a pagamento di poter risolvere problemi psichici, malattie gravissime, ricongiungimenti con la persona amata, è stata smascherata nel 2007 dalla Digos di Bari e nei giorni scorsi è iniziato il processo. Secondo gli inquirenti il maestro Moccia (aveva fondato l’associazione «The sacred Path» il 4 giugno del ’99) era un truffatore che utilizzando tecniche ispirate alle filosofie orientali del Reiki, reinventate da lui e dal suo gruppo, in dieci anni è riuscito a ingannare migliaia di persone, tra cui anche professionisti. Per partecipare ai seminari di «Arkeon», il costo minimo si aggirava sui 260 euro fino a 20 o 30 mila euro (a seconda del livello), ma una coppia del nord Italia per risolvere la crisi coniugale ha sborsato 200 milioni delle vecchie lire. Nei seminari il Maestro faceva fare esercizi terapici che portavano alla spersonalizzazione e alla accettazione di qualsiasi indicazione venisse dal maestro.

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4 thoughts on “Arkeon: 47 indagati per diffamazione

  1. Questi argomenti, che esulano dal delitto per cui si procede, e sono tutti in fase istruttoria, con qualunque intento qui postati, valgono egregiamente a sviare l’attenzione dal vero argomento, che riguarda il VATICANO, ed il PAPA, con i Preti coinvolti nel delitto per cui si procede.

    Sono per caso postati dai prelati, pure questi ?

    • Per Romano De Simone – Non ho ben capito il suo commento e me ne scuso subito. Poichè anche in questo blog si è scritto del caso della “psico-setta Arkeon” se ne danno aggiornamenti che riguardano il caso. Quest’ultimo post non vuole sviare l’attenzione sul caso Arkeon di cui ho messo anche il video a dimostrazione che anche sacerdoti ne sono coinvolti (a quale livello lo stabilirà la magistratura). Spero di averle chiarito che qui si condanna ogni forma di abuso e plagio sia che esso venga da cittadini comuni sia che venga da prelati, sacerdoti o papi.

  2. Mi scuso con lei, in quanto da quanti mi ha aggiunto con la sua risposta, non ero ben informato sul fatto.

    Tutto serve saper, ovviamente, purché non si perda di vista il vero obiettivo, che è il delitto Claps.

    Infatti, in tanti anni, non si sa bene pilotata da chi, l’indagine ha girato vicino ed intorno alla chiesa in questione, senza che vi si ponesse la dovuta attenzione ed indagine.

    Mi scusi ancora.

    Romano

    • Per Romano De Simone – Non c’è problema e soprattutto perchè per essere ben informati su tutti i fatti di violenza, abusi, omicidi e quant’altro non basterebbero tutte le pagine gialle d’Italia. L’attenzione sul caso Elisa Claps, qui e altrove, rimarrà sicuramente alta sino a quando chi l’ha uccisa e chi ne ha coperto la sorte non sarà assicurato alla giustizia. Ma non dobbiamo dimenticare anche i casi in cui l’omicidio a causa di abusi è quello di tantissime anime di piccoli angeli. Non si preoccupi di scusarsi con me… ci sono tanti altri che dovrebbero chiedere scusa e costantemente alle loro vittime!

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