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Pedofilia e chiesa: le scuse che non bastano! la carica dei 107!!

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Il Giustiziere degli Angeli

Mentre Benedetto XVI si trova a Sydney per la giornata modiale della gioventù un sacerdote di origini polacche viene arrestato (e poi rimesso in libertà su cauzione) per essersi dato da fare in aereo con una ragazzina seduta a fianco!

ipotesi di maglietta

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Grafica di https://mammadolce.wordpress.com

USA/ MOLESTA MINORENNE IN AEREO, INCRIMINATO PRETE POLACCO
Sacerdote libero su cauzione di 10.000 dollari
New York, 18 lug. (Apcom) – A pochi giorni dall’ultimo risarcimento milionario pagato dalla diocesi di Denver alle vittime di abusi sessuali subiti da parte dei preti americani, un altro sacerdote è stato accusato negli Stati Uniti di molestie nei confronti di una minorenne. Un prete cattolico è stato infatti incriminato per aver molestato una ragazza di sedici anni a bordo di un aeroplano diretto nel New Jersey. Tomasz Adam Zielinski, il sacerdote di origini polacche al centro della vicenda, rischia ora due anni di carcere con l’accusa di aver abusato sessualmente della ragazza seduta accanto a lui, toccandola ed accarezzandola durante il volo. L’episodio è avvenuto una settimana fa a bordo di un aereo diretto nel New Jersey sul quale la ragazza sarebbe stata costretta a cambiare sedile a seguito dell’insistenza del sacerdote trentunenne che si sarebbe poi scusato con lei. Ora l’uomo è stato rimesso in libertà dopo aver pagato una cauzione di 10.000 dollari, ma non può avvicinare minori per ordine del tribunale.

Intanto, due giorni fà, una famiglia parte dall’europa per avere udienza a Sydney dal Papa!! giusto il tempo di dirgli come sono state violentate le loro figlie dal sacerdote (deceduto nel ’97) Kevin O’Donnell e come poi, cresciute con il peso della violenza subita, Emma si è suicidata e Katie (ormai da tempo dedita all’alcool) ha avuto un incidente che l’ha resa un vegetale! non ci è dato ancora di sapere se il Papa li ha ricevuti o riceverà! ma visto che il direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, ha dichiarato che “è eccessivo parlare di scuse” come hanno scritto i giornali… beh, ho l’impressione che questa giornata non sarà poi così “mondiale”.

FIGLIE ABUSATE DA PRETE, GENITORI VOGLIONO UDIENZA PAPA
Emma e’ morta suicida all’inizio dell’anno perche’ non riusciva a reggere la vergogna dell’abuso subito da piccola da parte di un prete. La sorella Katie, anche lei violentata a piu’ riprese dallo stesso sacerdote, cadde nella dipendenza dell’alcool e nel 1999 subi’ un incidente d’auto che le ha lasciato gravissimi danni cerebrali e fisici. I genitori delle due ragazze, Anthony e Christine Foster, sono a Sydney -giunti dall’Europa, dove risiedono attualmente- perche’ vogliono incontrare papa Benedetto XVI, essere ricevuti in udienza e sentirsi chiedere scusa per gli abusi subiti delle due piccole.
Il sacerdote Kevin O’Donnell, che abuso ripetutamente di Emma e Katie Foster quando le piccole frequentavano una scuola a Melbourne, e’ morto nel 1997 dopo aver trascorso molto tempo in carcere proprio per i ripetuti abusi sessuali. La famiglia Foster ha gia’ rifiutato un accordo extragiudiziale di 50.000 dollari australiani, offerto dall’allora arcivescovo di Melbourne, oggi leader della chiesa cattolica australiana, George Pell. Il Papa, che terminera’ la visita domenica prossima, aveva affermato -sull’aereo in volo da Roma verso Sydney- che in Australia, esattamente come aveva fatto nel viaggio in Usa, avrebbe chiesto scusa per gli abusi sessuali di cui si erano macchiati i sacerdoti cattolici in Australia. Ma mercoledi’ il direttore della sala stampa, padre Federico Lombardi, ha precisato che il tema sara’ trattato ma che parlare di “scuse”, come hanno scritto i giornali, e’ eccessivo. Intanto l’organizzazione ‘Broken Rites’, un gruppo d’aiuto alle vittime di abusi sessuali commessi in seno alla Chiesa, ha deciso di manifestare insieme all’organizzazione ‘No al Papa’, nella manifestazione organizzata sabato contro le posizioni della Santa Sede in tema di omosessualita’, aborto e Aids. ((AGI) – Sydney, 16 lug.

Intanto le vittime dei “preti pedofili” hanno manifestato la loro contrarietà verso Benedetto XVI  indossando una T-shirt su cui era stampato “107”, ovvero il numero dei preti finora denunciati dai minori stuprati, gli stessi giovani gli hanno rinfacciato di non aver fatto niente per aiutare le vittime.

 

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