Il Giustiziere degli Angeli
La procura di Parma stà concentrando le proprie forze ed i propri mezzi alla ricerca di chi ha fornito alla giornalista Mediaset, Ilaria Cavo (LINK.ARTICOLO), le intercettazioni telefoniche tra Luca Delfino e la sua vittima MariaAntonietta Multari. Quindi, dopo aver presentato molti uomini delle forze dell’ordine a casa della Cavo ed a Mediaset per cercare le “intercettazioni incriminate”, ha presentato altri uomini anche a casa dell’ex capo della Squadra Mobile di Genova sospettandolo di essere lui la “talpa”. Sinceramente non capisco il perchè di tanto accanimento: tutti sapevamo già come è andata la storiaccia tra Luca Delfino e la povera MariaAntonietta. Anche attraverso la trasmissione “Amore Criminale” abbiamo ascoltato il racconto degli stessi genitori della ragazza che raccontavano l’odissea subita, con minacce ed altro, da MariaAntonietta. Sappiamo che sia lei che la sua stessa famiglia si erano rivolti alla Polizia per farsi proteggere denunciando Delfino a più riprese e che la risposta è stata <tranquilli, lo teniamo sotto controllo!>. Ed infatti MariaAntonietta è stata uccisa da Delfino in mezzo alla strada: questi sono i fatti. Sappiamo che spesso, troppo spesso, queste cose accadono perchè non si fà molto per proteggere queste donne che arrivano spaventate e provate, dopo interi mesi ed anni di minacce e soprusi e violenze, a far denuncia contro chi le atterrisce. A maggior ragione quando, come nel caso di Delfino, c’era già un sospetto omicidio di un’altra sua ex (Luciana Biggi). Credo che la magistratura si debba solo concentrare sul processo a Luca Delfino: a nessuno fà differenza l’aver ascoltato o meno quella telefonata, neanche alla famiglia di MariaAntonietta. Sappiamo come è andata, sappiamo quanto ha sofferto prima e come è morta dopo: dobbiamo solo fare in modo che queste cose non accadano più fermando per tempo la mano dell’assassino!