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Denise Pipitone: nel giorno del suo decimo compleanno in Tribunale…

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Il Giustiziere degli Angeli

Ieri, nel giorno del decimo compleanno della piccola Denise Pipitone (a cui giungono da me e da ogni parte del mondo milioni di auguri) si è tenuta udienza per il processo per rapimento della piccola. Il processo è a carico di Jessica Pulizzi e del suo ex Gaspare Galeb. Denise non aveva neanche quattro anni quando scomparve e da allora su di lei non ci sono state più notizie certe. La madre, Piera Maggio, ha sempre dimostrato una tenacia che non ha eguali cercando di riportare a casa la piccola pensandola sempre viva ma lontana. Una costanza ed un coraggio che ogni giorno deve alzare la voce e lo sguardo per non farsi schiacciare da quanti l’hanno ferita e da quanti non l’hanno supportata ed aiutata in questa immensa tragedia. Giustamente (mi associo completamente alle sue parole) condanna Jessica Pulizzi e sua madre Anna Corona a prescindere dalla loro colpevolezza nel rapimento di Denise. Le due donne hanno sempre scelto la via del silenzio, il famoso “mi avvalgo della facoltà di non rispondere”, che non aiuta né nella ricerca della verità né nella dimostrazione della loro non-colpevolezza. Queste le sue parole: A Denise in questo giorno posso dire solo che mi manca un mondo e che non vorrei essere qui senza di lei, mentre a chi è indagato dico che Piera Maggio li ha già condannati, perchè in questi sei anni non hanno chiarito la loro posizione, nascondono tanto. E durante l’udienza la tensione è salita quando a voce alta Piera Maggio ha chiesto alla Corte di far smettere Jessica Pulizzi dal fissarla ossessivamente con malanimità. Anche qui, cosa aggiungere? Guardo la faccia di Jessica e…. mi avvalgo della facoltà di non rispondere!


Denise, udienza rinviata tensioni fra madre e Jessica Il 20 dicembre saranno ascoltati cinque testi, tra cui Antonino Pipitone, marito di Piera Maggio, Giacoma Russo e Maria Francesca Arena.E’ stato rinviato al prossimo 20 dicembre il processo per il rapimento di Denise Pipitone in corso a Marsala. Nella prossima udienza saranno ascoltati cinque testi, tra cui Antonino Pipitone, marito di Piera Maggio, Giacoma Russo e Maria Francesca Arena, che la mattina del sequestro della piccola, l’1 settembre del 2004 a Mazara del Vallo, andarono a fare visita alla figlia della sorella di Piera Maggio, Fiorella Marino, che aveva avuto una bambina 45 giorni prima e che abita nella stessa palazzo di via La Bruna della famiglia Pipitone. La Marino sarà anche lei ascoltata nella prossima udienza. Così, come Francesca Giglio, madre di due bambini, nipoti di Piera Maggio, che avevano acquistato il pane alle 12.05, orario che risulta da uno scontrino consegnato all’epoca ai carabinieri dal panettiere Vito Barraco, ascoltato in udienza oggi: una circostanza che serve a “cristallizzare” l’orario del sequestro; a quell’ora, infatti, Denise era già stata rapita. L’arco temporale considerato in ordine al sequestro è tra le 11.33 e le 11.45, come riferisce il legale di parte civile di Piera Maggio, Giacomo Frazzitta. I due figli di Francesca Giglio e del fratello di Piera Maggio dovevano essere ascoltati oggi, ma il tribunale d’accordo con le parti ha deciso di non sentirli in aula ritenendo sufficiente l’acquisizione dei verbali di una precedente deposizione. Da segnalare, le tensioni in aula tra Piera Maggio e Jessica Pulizzi, sorellastra di Denise imputata del seguestro: la prima, sentitasi fissata con un certo malanimo dalla seconda, ha sbottato e ha chiesto al presidente del tribunale di farla smettere: “Ora basta non se ne può più”, ha detto a voce alta; il giudice ha invitato le due donne a guardare la corte. Nel pomeriggio è stato ascoltato anche Vito Bertuglia, dipendente di un negozio di fiori che si trovava nell’esercizio commerciale quando Agostino Galici, assieme alla piccola Denise, entrò nel negozio per ordinare dei fiori intorno alle 10.30. L’uomo, un trentenne, caporale dell’Esercito a Roma, è il marito di Fiorella Marino. Galici ha ricostruito il tragitto fatto con la bambina, gli spostamenti successivi e le ricerche della piccola tra le case dei parenti fino al mercato rionale. Galici ha raccontato anche della telefonata ricevuta alle 20.35 di quel primo settembre da una utenza di cellulare: una voce di donna visibilmente agitata, di 30-35 anni, riferiva della morte della piccola: “La bambina è morta”, disse. Si è poi accertato, risalendo all’utenza telefonica, che si trattava di una mitomane.

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2 thoughts on “Denise Pipitone: nel giorno del suo decimo compleanno in Tribunale…

  1. Avrei da fare due considerazioni. La prima è che, dopo tanti anni, se la madre di Denise continua a cercarla, vuol dire che la “sente” viva; e quindi fa bene a insistere.
    La seconda considerazione riguarda il processo. Se si fa un processo probabilmente ci sono degli indizi importanti. E allora perchè si va per le lunghe? L’udienza rimandata al 20 dicembre? Sembra che si faccia il processo tanto per far qualcosa, non per fare chiarezza.
    Queste sono considerazioni di un profano che si ribella di fronte a certe sofferenze “gratuite”.

  2. A volte quando perdo di vista mia figlia per qualche istante magari mentre sono a far la spesa mi sento morire,,e poi quando la ritrovo mi sembra di averla persa da una vita.. Ecco, in quei frangenti il mio pensiero é rivolto a te…le tue sensazioni le tue ansie e la aspettative. Dal profondo del cuore ti auguro di trovare un po’ di serenità nella tua vita.

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